De Eredan.
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==http://static.eredan.com/images/web_big/43369f1af917574eb355ea3660651daf.png Aerouant il Cristallomante== | ==http://static.eredan.com/images/web_big/43369f1af917574eb355ea3660651daf.png Aerouant il Cristallomante== | ||
- | ==http://static.eredan.com/images/web_big/7049fa1b46523170cd8fc01ac7a18798.png Alishk== | + | ==http://static.eredan.com/images/web_big/7049fa1b46523170cd8fc01ac7a18798.png Alishk / http://static.eredan.com/images/web_big/833b34af2a24cde61ddf5244ffe28ab1.png Signore Drago Alishk== |
==http://static.eredan.com/images/web_big/f511945a2e94d59715987e1b3136a721.png Anazra== | ==http://static.eredan.com/images/web_big/f511945a2e94d59715987e1b3136a721.png Anazra== | ||
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==http://static.eredan.com/images/web_big/43369f1af917574eb355ea3660651daf.png Delko== | ==http://static.eredan.com/images/web_big/43369f1af917574eb355ea3660651daf.png Delko== | ||
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- | ==http://static.eredan.com/images/web_big/ | + | ==http://static.eredan.com/images/web_big/1f87d922c1b46e1685f69ce688c62848.png Eglantyne e Moira== |
==http://static.eredan.com/images/web_big/d14551466d86165d31f3d718bc6b8c7b.png Erevent== | ==http://static.eredan.com/images/web_big/d14551466d86165d31f3d718bc6b8c7b.png Erevent== |
Version actuelle en date du 17 octobre 2013 à 11:06
Noz'Dingard
I brusii dei cittadini animavano la piazza gremita del mercato di Noz’Dingard. Ad essere sinceri si sentivano più brontolii e proteste che brusio, e ogni tanto c’era anche qualche spintone. Era in atto un inseguimento sfrenato: Zahal, un ragazzo, era inseguito da una donna in armatura. Il poveraccio non ne poteva più, ansimava e il suo cuore batteva all’impazzata. In realtà, non sapeva molto bene perché stesse fuggendo, forse per riflesso involontario, la vita non era stata sempre gentile con lui e a volte perdeva il sentiero giusto. Si era spaventato vedendo una Stregaspada, una delle guardiane del tempio di Noz, entrare nella taverna come se stesse cercando qualcuno, che si sarebbe rivelato essere la sua miserabile persona. Lui si mise a correre e allora l’inseguimento ebbe inizio. E voilà, si ritrovavano a correre per le strette vie, il sangue di Zahal aveva fatto già molte volte tutto il giro delle vene, non si sentiva più le gambe. Lanciando un’occhiata alle sue spalle non la vide più e ne approfittò infilandosi in un vicolo buio per riposarsi un po’, pausa che fu molto breve, perché sulla schiena si sentiva la punta di una lama.
“Ti ho preso.” Disse lei ansimando. “Adesso capisco perché vuole vederti.”
“Chi? Ascolta, non so niente della vostra storia, c’è stato un terribile malinteso.”
“Per niente…”
Poco più tardi, nel cuore del quartiere dei Legati, Zahal che era stato a Noz’Dingard per poco tempo, fu impressionato. Gli avevano già descritto i grandi palazzi proibiti, ma non si sarebbe mai immaginato di trovarsi lì un giorno. La luce, passando attraverso l’immenso cristallo che dominava in tutta la sua altezza la vista del posto, era di un colore bluastro e donava un’atmosfera davvero peculiare. Il giovane restò a bocca aperta davanti a tanto splendore. Passavano di lì altre Stregaspada, delle feroci guerriere, e dai saluti che fecero si capì che quella che lo aveva catturato doveva essere di più alto grado. Dopo aver attraversato diversi portoni ricoperte di incisioni in motivi dragonici, arrivarono ad un giardino ai piedi dell’immenso Cristallo. Lì, un gruppetto di persone che stavano discutendo si interruppero al loro arrivo. Una ragazza che assomigliava tanto alla carceriera di Zahal si avvicinò.
“Allora Moira, ci hai messo parecchio, ti ha dato del filo da torcere.” Disse la ragazza indossando un sorriso beffardo.
“Credo che tu non avresti potuto fare di meglio, e poi non mi sono servito dei dragani, i poteri del drago, mia piccola Elgatyne.”
“Certo, certo. Bene, questo non è tutto…” Non fece in tempo a concludere la frase che una forte luce blu accecò i presenti. Veniva dal cristallo. Tutti guardarono verso la fonte di tale bagliore. Apparve una sagoma e la luce si affievolì poco a poco lasciando spazio all’immagine di un uomo alto vestito di un abito a scaglie blu. Tutti sembravano aspettare che quell’uomo dicesse qualcosa, ma non proferì parola e avanzò di un passo verso Moira e Zahal.
“Eccoti finalmente, Dragone ti sta attendendo da molto.”
“Non capisco niente di quello che stai farfugliando, chi siete? Cosa volete?”
“Ti sei perso, non so davvero cosa ti sia successo, ma non preoccuparti. Sono Profeta, la voce di Dragone. Varca questa porta e tutto ti sarà più chiaro.” Zahal osservò il gruppo con circospezione, poi avanzò lentamente verso la porta che si aprì senza neanche un cigolio. Entrò senza voltarsi…
Il gruppetto restò ad attendere pazientemente il ritorno della loro nuova recluta. Era l’occasione giusta per ricordare la ragione del loro incontro.
“Allora Profeta, ci spiegherai adesso che siamo quasi tutti qui?” Disse Alishk, un uomo dallo strano abbigliamento.
“Alishk, la pazienza non è il tuo forte, vero? Ma penso che comunque sia arrivato il momento di farvi sapere tutto.”
Profeta tacque e trattenne il respiro. Pendevano tutti dalle sue labbra.
“Due giorni fa si è schiantato un oggetto. Dragone ha sentito che si tratta di un’enorme pietra cuore e che questa ha perturbato l’Armonia.”
“E il dragone vuole che ci dirigiamo là?” Tagliò corto Moira.
“Si, e saranno presenti tutti gli Inviati.”
“Tutti?!?” Esclamò stupita Elgatyne.
“Dragone ha percepito un enorme pericolo riguardo l’arrivo di quel meteorite, è per quello che ci stiamo dirigendo là.”
In quel momento la porta si aprì. Ne uscì Zahal vestito come un guerriero di Noz’Dingard e soprattutto con qualche centimetro in più. Alle sue spalle c’era una donna di incredibile carisma e di una bellezza disarmante che accompagnava altri due: Kounok, il draghetto blu e Bomzar, il suo golem di Cristallo.
“Inviati di Noz’Dingard voglio salutarvi.” Disse lei in tono vivace.
La maggior parte dei presenti non l’aveva mai vista, tutt’al più ne avevano sentito parlare come se fosse solo una leggenda. Profeta stesso sgranò gli occhi perché non la vedeva da parecchi anni.
“Madre???” Disse con stupore. “Non ti vedevo da cinque lunghi anni.” Il suo suonava come un tono di rimprovero, ma si percepiva in esso anche nostalgia e gioia.
“Profeta, figlio mio, non ho la tua stessa nozione di tempo, ti sono… mancata?”
“Certamente, che domanda.”
“Se vuoi, parleremo mentre saremo in cammino.” Lei guardò allora il gruppo, che stavolta pendeva dalle sue labbra. “Ecco Zahal, che da ora è tornato a parte degli Inviati ed è divenuto un nostro Cavaliere Drago.”
“Cavaliere Drago? Era da tanto tempo che non ne avevamo uno Anryena, devo confessare che sono abbastanza preoccupato.”
“Aerouant, mio piccolo, siamo sotto la protezione di Dragone. Non può accaderci nulla.” Rispose lei in tono molto serio.