De Eredan.
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+ | Sorprendente creatura nata dalla fusione di N'ta, N'ba, Oukanda e D'ari, la prima volta che apparve nella storia fu nella battaglia contro i Nehantisti. | ||
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+ | In quella battaglia aiutò Abominio a sconfiggere Fornace. | ||
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+ | Partecipò alla difesa della terra degli Zil dall'assalto degli zombie. | ||
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+ | Come tutti i guemelite dell'ombra delle terre di Guem, Aberrazione venne chiamato dal sortilegio di Daijin e contribuì a difendere i Kotoba dall'assalto dei demoni. | ||
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Version du 20 septembre 2013 à 07:47
I Guerrieri di Zil
La gilda dei Guerrieri di Zil è formata da artisti, raccolti sotto il tendone viola e nero per dar vita a un circo itinerante. I suoi acrobati, prestidigitatori e addomesticatori sono terribilmente validi anche nel combattimento, dove hanno la reputazione di essere particolarmente rapidi, astuti e imprevedibili.
La gilda è stata creata da una creatura chiamata Salem (il cui vero nome altro non è che Zil), a sua volta generata dall’arcimago Artrezil. Di solito guidata dal Triumvirato, vale a dire il trio Abyssien – Kriss – Salem, ufficialmente è sotto la responsabilità del solo Abyssien (anche se per un po’ di tempo è stato lasciato il comando a Telendar).
Il Grande Torneo è per i Guerrieri di Zil l’occasione di ottenere finalmente un territorio che gli appartenga, un luogo in cui possano stabilirsi. I punti di forza per vincerlo sono sicuramente la loro velocità e la loro spiccata capacità di schivare colpi.
Lo Sconosciuto (epoca iTCG)
Il cielo si stava a poco a poco rabbuiando, la notte si avvicinava e con essa l’oscurità e l’inquietudine. Ma ci sono delle persone per le quali la notte è il momento più gradevole della giornata. Per tutto il giorno hanno percorso le strade pavimentate di antichi regni, i cavalli sono stanchi per lo sforzo e i loro cavalieri non sentono più i propri posteriori.
“Telendar, se non ti dispiace, possiamo fermarci per la notte o pensi di andare avanti senza soste?” Chiese una voce minuta. L’uomo a cui si rivolgeva aveva tutt’altro che un’aria accomodante.
“Mah…”
Telendar non era noto per le sue grandi conversazioni e i suoi interventi si limitavano spesso a un “mah” o a un “bah”, ma nonostante tutto era il capo dei Guerrieri di Zil.
Montarono il campo sul ciglio della strada. I membri della gilda dormivano sotto un immenso tendone. Capita a volte di guadagnarsi di che vivere tra una missione e l’altra, mettendo su spettacoli durante i quali ciascuno sfoggia il propri talenti. Quella sera però non ci fu nessuno spettacolo, solo viaggiatori affaticati desiderosi di riposare dopo una lunga giornata in strada.
Erano circa una dozzina, seduti attorno ad un fuoco al centro del tendone. All’ingresso il Golem di cristallo di Marlok era immobile, a scrutare il buio della notte nel caso in cui un intruso si fosse fatto avanti. Ergue, come era sua abitudine, faceva il pagliaccio in un angolo intrattenendo i suoi fedeli compagni Soriek e Granderabbia. Senzavolto l’Hom’chai e Spada Insanguinata l’Elfine non fiatavano e si accontentavano di preparare da mangiare. Telendar stava affilando le sue armi e osservando Marlok occupato a fare la corte a Silene e Selene, due guemeliti dell’ombra dalle forme prosperose. Tutti stavano badando alla propria occupazione quando il destino bussò alla loro porta.
“GzzZzzZ Una persona… ZzzZG Arriva…” Annunciò il golem con una voce cristallina.
Una persona avvolta in un grande mantello nero foderato di pelliccia entrò senza che il golem reagisse. Telendar si gettò di scatto contro di lui senza troppi indugi, pensando che lo sconosciuto volesse attaccare. “Buono, buono! Con calma! Non voglio farvi alcun male.”
Telendar rimase in guardia.
“Chi sei? Come hai superato la difesa del golem? Marlok, verifica per quale motivo il tuo coso non ha funzionato!” Disse innervosito.
“Non sono che un viaggiatore che ha sentito parlare dei celebri Guerrieri di Zil e che desidera incontrarli.”
“Bene, lo state facendo. Si inserì Marlok con la sua voce altezzosa nella conversazione. Possiamo fare qualcosa per voi?”
Telendar allora indietreggiò e lasciò parlare con lo sconosciuto il mago che una volta era Inviato di Noz’Dingard.
“Penso di si, voi potete fare qualcosa per me e io posso fare qualcosa per voi. Vedete, ho sentito parlare dei vostri favolosi spettacoli e dato che ho ricevuto notizia del vostro passaggio in questa regione sono accorso immediatamente.”
“Siamo lusingati, ma ahimè non daremo spettacoli questa sera, il viaggio fatto in giornata è stato particolarmente stancante.”
“Ah si? Ne siete certi?” Disse lo sconosciuto estraendo una sacca da sotto il mantello. “Può darsi che questo vi farà cambiare idea.”
Telendar gli strappò la sacca dalle mani, gli altri membri della gilda non erano abbastanza lontani per non vedere cosa contenesse. I loro occhi brillarono alla vista di pezzi di cristallo dei più disparati colori. Marlok afferrò Telendar per un braccio e lo trascinò con se lontano dallo sconosciuto, gli altri li seguirono.
“Telendar, sono stanco, ma posso prestarmi a far vedere lui ciò che vuole. I fondi della gilda sono scarsi e questo potrebbe aiutare un poco.”
“E poi miseriaccia! E’ passato un sacco di tempo dall’ultimo spettacolo.” Insistette Ergue.
Il giovane capo si grattò la testa con l’aria di riflettere, anche se ci stava ancora pensando su, gli altri membri della gilda stavano già preparando la scena e la postazione per il loro unico spettatore.
“Mah…”
E così lo spettacolo ebbe inizio, ciascuno facendo ciò che gli riusciva meglio. Tutti i numeri furono impressionanti e la serata trascorse velocemente. Arrivò allora il gran finale, il numero delle Pietre-Cuore, che solo i Guerrieri di Zil sapevano fare. Un numero particolare durante il quale ciascun membro –a accezione delle guemelite- faceva levitare la propria Pietra-Cuore, queste poi entravano in risonanza generando una miriade di arcobaleni per tutto il tendone. In quel momento lo sconosciuto si alzò e tese le mani al cielo. Tutte le luci si spensero, erano rimaste solo le Pietre-Cuore ad illuminare il tendone. Ci furono grida di dolore poi le luci colorate delle pietre si affievolirono a poco a poco lasciando spazio a un lampo di oscurità. Le grida cessarono, la luce tornò.
Tutti i guerrieri di Zil a eccezione di Silene e Selene erano a terra tenendosi la testa, cercando di riprendere il respiro. Le due guemelite avanzarono sorridenti verso lo sconosciuto.
“Maestro, abbiamo fatto bene il nostro lavoro?”
“L’avete svolto benissimo, questi Guerrieri di Zil saranno ottimi strumenti. Rimanete tutte e due nella gilda, sarete i miei occhi e le mie orecchie.”
Lo sconosciuto si piazzò allora al centro del tendone e di tutti i Guerrieri di Zil.
“Ascoltatemi tutti, la vostra volontà è adesso in mio possesso. Il tempo è breve ma non sentirete né fatica né fame, non vi fermerete finché non avrete eliminato il mio nemico.”
“Uccidete Profeta!”
I Personaggi dei Guerrieri di Zil
Aberrazione
Sorprendente creatura nata dalla fusione di N'ta, N'ba, Oukanda e D'ari, la prima volta che apparve nella storia fu nella battaglia contro i Nehantisti.
In quella battaglia aiutò Abominio a sconfiggere Fornace.
Partecipò alla difesa della terra degli Zil dall'assalto degli zombie.
Come tutti i guemelite dell'ombra delle terre di Guem, Aberrazione venne chiamato dal sortilegio di Daijin e contribuì a difendere i Kotoba dall'assalto dei demoni.